PERCENTUALI DI INVALIDITÀ SUL LAVORO: LE AGEVOLAZIONI

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Il tema relativo alle percentuali di invalidità sul lavoro è ampio e articolato. A questo è correlato il riconoscimento di taluni benefici per tutti coloro che si trovano in una condizione di svantaggio concessi in seguito ad una valutazione specifica da parte di organi competenti. Continua la lettura per scoprirne i dettagli e conoscere i nostri consigli sull’Assicurazione per la Persona e su altri strumenti utili, volti a garantire la tua tutela e quella dei tuoi cari.

Come funzionano le percentuali di invalidità?

Le percentuali di invalidità vengono riconosciute a quei soggetti che, a causa di una menomazione fisica o psichica, hanno ridotte capacità nel compiere le normali attività quotidiane personali e lavorative. Ogni percentuale corrisponde, infatti, a un grado di invalidità e permette al soggetto stesso di poter godere di alcuni diritti, tra cui alcune agevolazioni sul lavoro. Per prima cosa, tra le invalidità occorre distinguere tra invalidità temporanee e invalidità permanenti. Le prime sussistono quando la perdita della capacità lavorativa è circoscritta a un periodo di tempo definito: il lavoratore ha diritto a ricevere un’apposita indennità per infortunio dall’INAIL, fino ad avvenuta guarigione. Le invalidità permanenti, invece, sono riconosciute tali quando la capacità lavorativa del soggetto non è più recuperabile e, quindi, si può avviare anche la procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile. Affinché si possa parlare di percentuali di invalidità e di accesso ai benefici connessi è necessario che l’invalidità sia superiore alla soglia minima di un terzo, ossia superiore al 33%.

Invalidità civile ed Handicap

Diverso dall’invalidità civile è lo scenario relativo alle situazioni di handicap. Difatti, si parla di handicap quando il soggetto si trova in una situazione di svantaggio sociale a causa di una disabilità o di una menomazione. In questo caso, l’obiettivo del legislatore è quello di favorire il benessere e l’inserimento sociale di coloro che versano in questo stato di difficoltà, garantendogli la possibilità di raggiungere una propria autonomia. Per le situazioni di handicap sono quindi previste ulteriori forme di sostegno, raccolte in particolare nella Legge 104/1992, che estende tali misure anche all’assistenza a genitori anziani.

Come faccio a conoscere la mia percentuale di invalidità?

La percentuale di invalidità viene assegnata da organi competenti dopo i dovuti accertamenti. La procedura per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile è definita dalla normativa INPS, ecco i passaggi principali:

  • Richiesta al medico di base del rilascio di un certificato medico introduttivo, che indichi i dati anagrafici e la patologia del soggetto. Il certificato, corredato dalla documentazione medica di riferimento, va inoltrato digitalmente alla sede INPS competente per territorio.
  • Se la documentazione presentata dovesse essere sufficiente, i sanitari competenti emetteranno una risposta in merito, che verrà inviata a mezzo raccomandata. Laddove lo si ritenga opportuno, il richiedente è chiamato a sottoporsi ad una visita medica di accertamento presso la commissione medico-legale dell’ASL. La visita potrà essere di tipo domiciliare in caso di impossibilità a muoversi.
  • Una volta completata la visita, la commissione si esprime sul grado di invalidità posseduto e sull’eventuale agevolazione riconosciuta al soggetto.

Tabella delle percentuali di invalidità civile e relative agevolazioni

Ad ogni percentuale di invalidità corrisponde una diversa tipologia di agevolazione, finalizzata a semplificare i processi sociali, le procedure di collocamento e la tutela sul posto di lavoro. La soglia minima di accesso alle disposizioni in materia è del 33%; al di sotto di tale percentuale il soggetto non è considerato invalido e, pertanto, non ha diritto ad alcuna prestazione.

  • Invalidità tra il 33% e il 45%: diritto alla concessione gratuita di ausili e protesi per determinate patologie.
  • Invalidità al 46%: diritto a essere iscritti nelle liste di collocamento mirato.
  • Invalidità superiore al 50%: diritto a usufruire della misura del congedo straordinario per cure (art.7 D. Lgs. 119/2011).
  • Invalidità superiore al 60%: diritto per i lavoratori a essere inseriti nelle quote di riserva delle categorie protette.
  • Invalidità superiore al 66%: diritto all’esenzione totale per il pagamento delle tasse universitarie.
  • Invalidità superiore al 67%: diritto all’esenzione parziale per il pagamento dei ticket per visite specialistiche, nonché esonero dal rispetto delle fasce di reperibilità previste per le visite fiscali in caso di malattia.
  • Invalidità dal 74% al 99%: diritto all’assegno mensile di invalidità, in base alle soglie di reddito previste (per l’anno 2023, previsto assegno di €313,91 per redditi fino a €5.391,88).
  • invalidità del 100%: diritto alla pensione di invalidità in base alle soglie di reddito ed esenzione totale del pagamento dei ticket per le visite specialistiche.
  • invalidità del 100% + indennità di accompagnamento: diritto concesso indipendentemente dai limiti di reddito a soggetti non autonomi nella deambulazione o che necessitano dell’uso permanente di assistenza o accompagnatore per lo svolgimento degli atti di vita quotidiana.

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