INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ

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Tema sempre più attuale e oggetto di discussione a livello mondiale, l’Intelligenza Artificiale (IA) porta con sé nuove sfide e opportunità, in grado di contribuire a migliorare la nostra vita quotidiana e, al contempo, aprire a innumerevoli scenari futuristici. Questo strumento, a dir poco rivoluzionario, si sta già largamente impiegando in diversi settori economici, con ottimi risultati. Tuttavia, occorre trattare l’IA con estrema cautela, poiché un suo uso distorto, o l’incapacità di gestirla a pieno, potrebbero arrecare non pochi danni e mettere a rischio una vasta platea di utilizzatori, potenziali vittime anche di illeciti civili e penali. Continua la lettura di questo articolo per conoscere meglio l’IA e le possibili tutele che potresti adottare per proteggerti dai rischi che comporta.

Cos’è l’intelligenza artificiale e come funziona

L‘intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia che permette ai computer di svolgere compiti che normalmente richiedono l’intelligenza umana, come riconoscere immagini, comprendere il linguaggio naturale e fornire soluzioni a problemi complessi. Funziona attraverso algoritmi e modelli matematici che analizzano grandi quantità di dati per “imparare” e migliorare nel tempo. Ad esempio, un sistema di IA può essere addestrato a riconoscere volti umani analizzando migliaia di foto. Una volta addestrato, può identificare volti nuovi con grande precisione. L’obiettivo principale dell’IA è rendere le macchine capaci di risolvere problemi complessi in modo autonomo.

Le potenzialità dell’intelligenza artificiale

Indubbiamente, l’IA apre a nuovi scenari in grado di migliorare diversi aspetti della vita. Infatti, già ora si assiste a un graduale inserimento degli algoritmi intelligenti in vari ambiti, basti pensare all’automotive e alla macro area dei prodotti tecnologici, con gli elettrodomestici intelligenti e gli smartphone sempre più innovativi. Per le imprese, l’IA rappresenta un’opportunità per migliorare diversi servizi in tema, ad esempio, di assistenza sanitaria, gestione delle vendite, assistenza clienti, attività amministrativa e via dicendo. Non solo, ma anche la produzione di beni potrebbe beneficiarne in modo rilevante, sia attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, sempre più ottimizzati e mirati a necessità specifiche, sia per quanto riguarda l’efficienza dei processi, dalla riduzione dei materiali di rifiuto a una gestione più oculata delle risorse energetiche. Questi e tanti altri aspetti dell’intelligenza artificiale fanno sì che si possano ipotizzare prospettive vantaggiose per tutti e non molto lontane nel tempo.

Intelligenza artificiale: rischi e perplessità

Se da un lato l’IA apre a grandi opportunità, dall’altro potrebbe causare grandi danni, se usata in modo errato o fraudolento. Un primo problema riguarda la sicurezza dei dati informatici e della proprietà intellettuale. Si tratta di contenuti già oggetto di appropriazione indebita, che con l’implementazione dell’IA, potrebbero essere esposti a nuovi rischi.

Altro rischio è il possibile incremento di alcune fattispecie di reato: iniziano, infatti, a verificarsi casi di truffe ed estorsioni, poste in essere grazie alla riproduzione artificiale dell’identità di persone note o esponenti delle Istituzioni. Preoccupa molto, invece, la possibilità di non riuscire più a garantire una già vacillante tutela per le persone più vulnerabili, in primis i bambini. Come limitare il loro accesso alle nuove tecnologie per proteggerli al meglio? Ulteriore aspetto da considerare è relativo a una prospettiva più psicologica, ma non meno preoccupante. Pur avendo a disposizione processi decisionali già formulati e strumenti di problem solving avanzati, è fondamentale che i risultati forniti dall’intelligenza artificiale siano sempre rivisti e valutati criticamente da una persona. Le normative di settore sottolineano l’importanza di competenze adeguate, derivanti da formazione e alfabetizzazione specifica, affinché chi utilizza l’IA possa interpretarne e verificarne correttamente i risultati, evitando una dipendenza passiva dalla tecnologia a discapito delle capacità cognitive e del libero arbitrio.

L’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro

L’utilizzo dell’IA pone ulteriori timori in ambito professionale, soprattutto circa l’automazione di alcune mansioni e il conseguente venir meno dell’apporto umano. Le attività di tipo amministrativo e burocratico, la gestione dei dati e le mansioni di elaborazione documentale, sono tutti compiti facilmente attuabili da un computer intelligente. Il rischio, tuttavia, sta nella mancanza di trasparenza dei processi decisionali che mette in atto l’IA, così complessi da rendere impossibile l’identificazione e correzione dei pregiudizi che l’IA stessa potrebbe assimilare dai dati su cui è stata addestrata. Questi pregiudizi potrebbero creare importanti discriminazioni che si propagherebbero su larga scala, senza possibilità di correzione. È evidente che l’introduzione dell’IA porterà a un necessario bilanciamento in ambito professionale, distinguendo tra compiti che possono essere affidati alla tecnologia e quelli che richiedono competenze umane. Questo cambiamento potrebbe ridisegnare il mercato del lavoro, creando nuove opportunità professionali legate alla gestione e al controllo dell’IA, pur sollevando interrogativi sulle transizioni occupazionali e sulla necessità di aggiornamento delle competenze.

Intelligenza artificiale: il ruolo dell’assicurazione

Le assicurazioni non sono esenti da questa rivoluzione tecnologica: si parla, infatti, di intelligenza artificiale nelle fasi di gestione dei sinistri stradali, nella valutazione dei rischi e nel servizio di assistenza clienti. Tuttavia, rimangono forti dubbi, soprattutto in tema di protezione di dati e informazioni sensibili, nonché della loro manipolazione nell’applicazione delle coperture previste dalle polizze. Non mancano, infatti, le frodi assicurative, che vengono realizzate non solo tramite falsi intermediari e siti non ufficiali, ma anche con l’ausilio dell’IA, e possono danneggiare tanto i clienti quanto le stesse compagnie. Dai un’occhiata al nostro approfondimento in merito: Truffe assicurative cosa fare.

Quel che è certo è che le compagnie assicurative dovranno adeguare la loro offerta alle nuove frontiere che si presenteranno nel campo della responsabilità civile, sia per le persone sia per le aziende, creando prodotti ad hoc, pensati proprio per rispondere alle future complicazioni derivanti dall’uso dell’IA e non solo.

Vittoria Assicurazioni, ad esempio, propone già un servizio all-in-one di protezione e controllo delle risorse digitali per le aziende. Grazie a Cyberangels, infatti, le PMI hanno la possibilità di monitorare il livello della propria cybersecurity, tutelarsi con una polizza cyber risk e automatizzare i processi di sicurezza informatica. Fruire di tutele efficaci si rivelerà fondamentale per affrontare le sfide di un futuro più vicino che mai.

Fonti:

Rischi e vantaggi dell’intelligenza artificiale secondo il Parlamento Europeo
Wikipedia: Intelligenza Artificiale
IA e lavoro: le professioni più a rischio
IA e lavoro: rischi economici secondo Sky TG24
I 5 principali rischi dello sviluppo dell’IA