ASSICURAZIONE CASA: COSA SUCCEDE SE MUORE IL CONTRAENTE?
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Parla con un AgenteLuogo di tranquillità e di certezza, la casa è un bene che dovrebbe essere tutelato sempre e comunque. Che sia dopo una lunga giornata di lavoro o quando si cerca un rifugio dalle “intemperie” della vita, non c’è nulla di più confortante di tornare a casa. Per questo motivo, è bene seguire alcuni utili consigli per proteggere la casa e salvaguardarla nel tempo, come dotarsi di una buona assicurazione che sia di supporto nel caso in cui se ne presenti la necessità. Ma come assicurare la propria casa al meglio e cosa succede se muore il contraente della polizza? Di seguito tutti i dettagli.
Polizze vita: come funzionano
I contratti che hanno ad oggetto la protezione del futuro proprio o altrui, ovvero le assicurazioni sulla vita, sono uno dei prodotti assicurativi più diffusi e vantaggiosi. Prevedono il pagamento di un premio assicurativo, che può essere mensile, semestrale, annuale o unico, che verrà poi versato a chi ne avrà diritto nel momento in cui si dovesse verificare il decesso del soggetto assicurato.
Nel dettaglio, il contratto di polizza vita prevede la partecipazione di alcuni soggetti, che sono così definiti:
- contraente, ossia colui che sottoscrive l’assicurazione e sul quale grava il versamento del premio assicurativo;
- assicurato, la cui vita è oggetto della polizza e che può coincidere con lo stesso contraente oppure essere un soggetto diverso;
- beneficiario, colui o coloro che sono stati designati dal contraente e che avranno diritto a percepire il capitale versato nel tempo, in seguito al verificarsi del decesso;
- compagnia assicurativa, ossia l’agenzia con cui si stipula il contratto di assicurazione e che avrà cura di gestire tutti gli aspetti operativi dello stesso.
L’assicurazione sulla casa: come funziona
Un’altra copertura per proteggere quanto è più caro a ciascuno di noi è l’assicurazione casa e famiglia multirischi. Se una polizza vita fa riferimento all’esistenza e al futuro di una persona, l’oggetto di una polizza casa è rappresentato dall’immobile e la tutela dello stesso da una serie di eventi e imprevisti. Questo strumento ha carattere preventivo e si rivela essere particolarmente utile nel caso di acquisto di una casa nuova, se si vive in una zona soggetta a eventi climatici potenzialmente dannosi, oppure ancora se si desidera semplicemente una maggiore tranquillità finanziaria legata alle sorti dell’immobile.
Cosa succede se muore il contraente di una polizza casa?
Quando si verifica il decesso di chi ha stipulato un contratto di assicurazione sulla casa, la polizza non perde la sua validità, ma questa passa agli eredi. Innanzitutto, gli eredi sono tenuti a informare la compagnia di assicurazione circa il decesso del contraente il prima possibile, fornendo documenti quali il certificato di morte e l’atto di successione. A seguito della comunicazione, l’agenzia assicurativa procede all’aggiornamento dei dati del contratto e al trasferimento della titolarità del rapporto agli eredi medesimi. Questo passaggio assume un’importanza particolare, poiché, generalmente, le assicurazioni sulla casa sono sottoposte al tacito rinnovo, in assenza di un atto che dimostri volontà contraria.
Mancata comunicazione del decesso
In questo caso, in mancanza di informazioni, la compagnia assicurativa potrebbe invalidare la polizza e negare qualsiasi forma di indennizzo in caso di danni subiti. A ciò si potrebbe aggiungere anche l’applicazione di penali.
Cosa possono fare gli eredi dopo il decesso del contraente?
Una volta trasferita la titolarità del contratto di assicurazione, gli eredi hanno davanti a loro due possibilità:
- Disdetta: laddove manchi interesse a proseguire il rapporto contrattuale, gli eredi possono procedere con una disdetta. Per farlo, è necessario comunicare tale volontà tramite lettera Raccomandata A/R o PEC entro i termini indicati nelle condizioni di polizza.
- Rinegoziazione dei termini contrattuali: gli eredi possono procedere con una richiesta di modifica delle condizioni alla compagnia assicurativa, adattando la polizza alle nuove circostanze. Ad esempio, si possono aggiungere delle ulteriori coperture rispetto a quelle già previste, rimodulare il premio assicurativo, oppure eliminare quelle clausole non più applicabili al caso concreto.
E se l’immobile viene venduto? In questo caso, previo consenso della compagnia assicurativa, la titolarità della polizza viene trasferita in capo al nuovo proprietario.
Assicurazione casa detraibile
Quella sulla casa è una polizza a carattere facoltativo. Tuttavia, è una forma di protezione altamente consigliata, non solo per la sua utilità in caso di danni, ma anche perché vantaggiosa sotto il profilo fiscale. Per le polizze sottoscritte o rinnovate dopo il 1° gennaio 2018, infatti, il 19% del premio delle coperture catastrofali (Terremoto, Alluvione) è detraibile dalla dichiarazione dei redditi. Tale opportunità può essere disposta anche per più unità immobiliari residenziali, è estensibile anche alle pertinenze dell’immobile e non presenta alcun limite di importo.
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