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ContattaciIn ogni casa è ormai presente – o almeno dovrebbe – un dispositivo salvavita, ossia un interruttore differenziale che garantisce la piena sicurezza degli impianti elettrici domestici. Di fondamentale importanza per prevenire incidenti legati all’elettricità, il salvavita scatta infatti in situazioni di pericolo, evitando per esempio cortocircuiti, incendi e scoppi.
Ma come funziona più nel dettaglio il salvavita e perché scatta? Cerchiamo di approfondire l’argomento in questa guida, analizzando motivi e rischi. Se cerchi invece altri consigli su assicurazione per la casa, non perdere i nostri articoli.
Come funziona il salvavita?
Il salvavita è un dispositivo progettato per interrompere automaticamente il flusso di corrente elettrica in caso di guasti nell’impianto elettrico. Il suo funzionamento, in maniera elementare, si basa sul principio della differenza di corrente. In un circuito elettrico sano, la corrente che entra attraverso il conduttore di fase è infatti uguale a quella che esce attraverso il conduttore di neutro.
Monitorando continuamente questa differenza, il salvavita riesce a rilevare l’eventuale superamento della soglia predefinita, tipicamente 30 mA, e interviene interrompendo l’alimentazione elettrica.
A cosa serve il salvavita?
Qual è dunque la funzione principale di un dispositivo salvavita? Ovviamente quella di garantire la massima sicurezza di chi vive in casa, proteggendo le persone dagli effetti pericolosi delle scosse elettriche e prevenendo eventuali incendi causati da guasti nell’impianto elettrico, per i quali potrebbe essere comunque consigliabile stipulare una polizza incendio per tutelare se stessi e i terzi dai possibili danni.
Quando un apparecchio elettrico presenta una dispersione di corrente, infatti, il salvavita interviene immediatamente, evitando che la corrente disperdente possa attraversare il corpo umano e causare danni o lesioni gravi. Staccando la corrente, insomma, il salvavita azzera i rischi.
Perché scatta il salvavita?
A questo punto è normale chiedersi per quale motivo scatta il salvavita, poiché ciò ci permette di capire quali problemi possono esserci sull’impianto e intervenire in maniera sicura ed efficace. Le motivazioni alla base del distacco di corrente possono essere in realtà varie e legate a fattori sia interni che esterni all’impianto.
Una dispersione di corrente, per esempio, si verifica quando una parte della corrente elettrica fuoriesce dal circuito principale a causa di isolamenti danneggiati, cavi difettosi o apparecchi elettrici guasti. Come si fa a capire se c’è una dispersione di corrente? In primo luogo, proprio grazie al salvavita, che interviene non appena rileva una dispersione superiore alla soglia di sicurezza. Per individuare però il punto esatto della dispersione, può essere utile inoltre usare un multimetro, ispezionare visivamente cavi e apparecchiature e testare singolarmente gli apparecchi collegati alla rete, per capire quale di questi attiva il salvavita.
Anche un corto circuito, che si genera quando due conduttori che dovrebbero essere separati entrano in contatto diretto, può far scattare il salvavita per via dell’aumento improvviso della corrente, così come un sovraccarico, che si verifica invece quando troppi apparecchi elettrici sono collegati allo stesso circuito, superando la capacità del sistema elettrico. In questi casi, il salvavita può intervenire per prevenire il surriscaldamento dei cavi e ridurre il rischio di incendi.
Umidità e apparecchi difettosi: quando deve scattare il salvavita
Il salvavita può e deve entrare in funzione in tutte le situazioni che potrebbero generare un pericolo legato alla corrente elettrica. Non solo, dunque, danni ai cavi o sovraccarichi alla rete, ma anche problematiche ambientali che possono avere un impatto sull’impianto.
È il caso dell’umidità, che può causare dispersioni di corrente, soprattutto in ambienti come bagni, cucine o cantine. L’acqua è infatti un conduttore di elettricità e anche una piccola infiltrazione può provocare una dispersione sufficiente a far scattare il salvavita.
Stesso discorso per gli elettrodomestici e altri dispositivi elettrici, che in caso di guasti al loro interno possono generare delle dispersioni di corrente. Se il salvavita scatta frequentemente, potrebbe essere consigliabile, dunque, controllare e testare anche i singoli apparecchi collegati e la presenza di acqua e umidità.
Cosa fare quando scatta il salvavita?
Il salvavita non scatta mai per caso, ecco perché è importante cercare di individuare il prima possibile il motivo e agire a monte. In particolare, ti consigliamo di seguire alcuni passaggi:
- Verifica gli apparecchi elettrici: scollega tutti gli apparecchi elettrici e riattiva il salvavita. A questo punto, collega gli apparecchi uno alla volta per identificare quello difettoso che causa lo scatto;
- Controlla i cavi e le prese: ispeziona visivamente cavi, prese e interruttori per individuare eventuali danni o segni di usura;
- Verifica l’umidità: assicurati che le aree umide della casa siano asciutte e che non ci siano infiltrazioni d’acqua che possano causare dispersioni di corrente;
- Consulenza professionale: se non riesci a individuare il problema, contatta un elettricista qualificato per una diagnosi approfondita e una riparazione sicura.
Manutenzione del salvavita
Affinché il salvavita funzioni sempre al meglio e per prevenire problemi elettrici, è sempre consigliabile seguire alcune pratiche di manutenzione periodica dell’impianto. Ispezioni regolari di cavi, prese e apparecchi collegati, così come il test del salvavita, rappresentano un ottimo modo per ridurre notevolmente i rischi connessi al sistema.
Se poi l’impianto elettrico è vecchio o addirittura non a norma, non attendere oltre e contatta un professionista del settore per effettuare un aggiornamento immediato dello stesso, così da aumentare i livelli di sicurezza domestica ed evitare cattive sorprese.
Il salvavita è, insomma, un componente essenziale per la sicurezza elettrica in casa e negli ambienti di lavoro. Capire come funziona e perché scatta può aiutarti a gestire meglio eventuali problemi e a prevenire incidenti. Non sottovalutare, però, la possibilità di tutelarti ulteriormente con un’assicurazione sulla casa che copra anche guasti e malfunzionamenti di questo tipo, offrendoti un risarcimento per eventuali danni e il rimborso per spese di riparazione dell’impianto.