DETRAZIONI PER SPESE VETERINARIE 2022

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Nel 2022 le detrazioni fiscali per le spese veterinarie sono state rimodulate dall’Agenzia delle Entrate. Un aggiornamento che riguarda tutti coloro che nell’arco del 2021 hanno sostenuto delle spese per le cure veterinarie del proprio animale domestico, che rientrano fra gli oneri detraibili previsti dall’ art.15, comma 1, lettera c-bis del TUIR (Testo Unico per l’Imposta sui Redditi).

Esborsi che possono essere presentati in sede di dichiarazione dei redditi e che per quest’anno vedono fissato un limite di spesa più alto, che passa da 500 a 550 euro, ma solo sulla parte del valore che eccede la c.d. franchigia (importo che rimane a carico dell’affidatario dell’animale), la quale resta invariata a 129,11 euro.

Vediamo dunque più esattamente come funziona la detrazione per spese veterinarie e come beneficiare a livello pratico di questa agevolazione nel Modello 730/2022 o nel modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico).

PER QUALI ANIMALI DOMESTICI È PREVISTA LA DETRAZIONE PER SPESE VETERINARIE?

In molti si chiedono se, per poter usufruire di questo tipo di agevolazione fiscale, gli animali domestici devono avere dei requisiti particolari. A questo proposito è bene sapere che la detrazione IRPEF del 19% non è prevista per tutti gli animali domestici, ma riguarda esclusivamente le spese sostenute per la cura degli animali detenuti legalmente (ossia non rubati né appartenenti a specie protette) a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.

 Non si ha diritto alla detrazione per spese veterinarie in caso di:

  • animali destinati alle attività agricole o commerciali;
  • animali di qualunque specie destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare;
  • animali utilizzati per attività illecite.

QUALI SPESE VETERINARIE SONO AMMESSE PER LA DETRAZIONE?

A questo punto è lecito voler sapere esattamente cosa si può detrarre per gli animali domestici.

Le spese veterinarie detraibili compilando il Modello 730/2022 possono riguardare le seguenti voci:

  • spese per le visite veterinarie;
  • spese per farmaci veterinari prescritti dal veterinario;
  • spese per analisi di laboratorio;
  • spese per interventi presso le cliniche veterinarie.

Rientrano nelle spese veterinarie non detraibili:

  • spese riferite all’acquisto di mangime (crocchette o similari) e di integratori alimentari (anche se prescritti dal veterinario rientrano nelle spese alimentari);
  • spese per l’acquisto di prodotti venduti all’interno della clinica veterinaria;
  • spese sostenute per la cremazione e l’addestramento animali.

A QUANTO AMMONTANO E A CHI SPETTA IL RIMBORSO?

Per le categorie di spesa oggetto della detrazione fiscale è fissato un limite massimo di importo da indicare nella dichiarazione dei redditi, che ammonta a 550 euro, purché la spesa totale minima sia superiore 129,11 euro: la detrazione sarà dunque riconosciuta per la quota superiore alla franchigia di 129,11 euro (che è posta a carico del contribuente) ed inferiore alla soglia limite di 550,00 euro.

Venendo al caso concreto, per una spesa di 550 euro è quindi riconosciuta la percentuale di detrazione pari al 19% sulla quota che eccede la franchigia, percentuale che deve quindi essere applicata su 421 euro (ottenuta sottraendo la franchigia di 129,11 euro): in questo modo la detrazione spettante ammonterà a 80 euro.

Nella pratica possono pertanto verificarsi 3 diversi casi:

  • Spesa inferiore a 129,11 euro: non si ha diritto alla detrazione;
  • Spesa superiore a 129,11 euro ma inferiore al limite di 550 euro: la detrazione al 19% deve essere calcolata sulla quota che eccede la franchigia (cioè sottraendo alla spesa totale la somma di 129,11 euro);
  • Spesa che supera i 550 euro: può essere richiesta la detrazione massima di 80 euro.

Ma a chi spetta il rimborso sulle spese veterinarie?

Con la circolare n.55/E/2021 l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che:

  • Può detrarre la spesa veterinaria il soggetto che ha erogato l’esborso, indipendentemente dal numero di animali posseduti e con un limite di spesa che deve riferirsi al suo ammontare complessivo;
  • Ha altresì diritto alla detrazione il soggetto che ha sostenuto la spesa pur non essendo il proprietario dell’animale.

COME RICHIEDERE LA DETRAZIONE PER SPESE VETERINARIE

Come già abbiamo detto, le spese veterinarie possono essere portate in detrazione fiscale sia con il Modello 730/2022 che con il Modello Redditi PF 2022 (ex Modello Unico).

Nel Modello 730/22 le spese veterinarie vanno inserite all’interno della sezione I, rigo da E8 a E10, vale a dire quella riferita a “Altre Spese”.  Qui deve essere utilizzato il codice 29 indicando la spesa che si intende portare a detrazione, comprensiva della franchigia (anche se questa non sarà calcolata ai fini del rimborso). Nel rigo 28 del prospetto di liquidazione verrà così riportata la detrazione di imposta pari al massimo di 80 euro, vale a dire (550-129.11)*19%.

Nel modello Redditi PF 2022, le spese veterinarie dovranno essere indicate nel rigo RP8-RP13, sempre con il codice 29. Qui la detrazione di imposta a cui si ha diritto in base ai suddetti criteri sarà visibile nel quadro RN al rigo 13.

Come precisato dall’Agenzia delle Entrate nelle istruzioni per la compilazione può anche verificarsi il caso in cui si superi il limite di 550 euro previsto per quest’anno: in tal caso la cifra indicata dovrà essere comunque la stessa. Alla luce dei nuovi limiti, anche chi spende e indica una cifra più alta (ad esempio 700 euro) avrà di fatto sempre diritto a una detrazione delle spese veterinarie del 19% calcolata su un importo massimo di 421 euro.

Documenti necessari per il rimborso

Per ottenere la corretta fruizione della detrazione fiscale animali domestici 2022 occorre controllare e conservare alcuni documenti, che riguardano sia l’animale che le spese sostenute. A partire dal 2020 si rende inoltre fondamentale la documentazione per la tracciabilità dei pagamenti: esborsi che, fatta eccezione per l’acquisto dei farmaci e delle prestazioni che rientrano nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, devono avvenire necessariamente con mezzi tracciabili (ossia mezzi elettronici o via conto bancario o postale).

Un’eccezione a questa regola generale prevede che siano tuttavia detraibili anche le spese veterinarie pagate in contanti nel caso dell’acquisto di medicinali, prestazioni sanitarie o dispositivi medici rese da strutture pubbliche o private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale (come ad es. i medicinali omeopatici venduti in parafarmacia).

Questi i documenti necessari per la detrazione delle spese veterinarie:

  • La certificazione rilasciata dalla ASL o dal veterinario al momento dell’iscrizione dell’animale all’anagrafe (se per i cani è d’obbligo il microchip, per gli altri animali è necessario il rilascio del c.d. pet passport);
  • L’autocertificazione attestante che l’animale è legalmente detenuto a scopo di compagnia o per la pratica sportiva;
  • Le fatture relative alle prestazioni professionali del medico veterinario;
  • Gli scontrini “parlanti” per l’acquisto dei medicinali, anche se venduti in strutture diverse dalle farmacie, purché autorizzate dal Ministero della Salute (è il caso dei farmaci generici venduti al supermercato).

Le spese veterinarie sostenute dai familiari sono detraibili?

Abbiamo visto come le detrazioni per le spese veterinarie spettino non solo dal proprietario ma da chiunque detenga un animale per il quale paga le cure. Uno sconto che però può essere fruito solamente dal soggetto che compare nella fattura (o nello scontrino parlante), mentre non è previsto il trasferimento delle spese veterinarie ai familiari a carico. Nel caso la spesa fosse effettuata con carta di credito di un familiare, solo quest’ultimo potrà di fatto detrarre la spesa.

Quali sono i massimali e i limiti per la detrazione?

A partire dall’anno di imposta 2020, si è stabilito che la detrazione delle spese veterinarie spetta per intero ai titolari di un reddito complessivo fino a 120.000 euro; superando tale limite, lo “sconto” decresce fino ad azzerarsi in presenza di un reddito pari a 240.000 euro.

Una polizza assicurativa che ti rimborsa delle spese veterinarie

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