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ContattaciSe è vero che le assicurazioni hanno l’obbligo di adempiere ai contratti firmati tutelando gli utenti che contraggono una RC con la compagnia assicurativa, è anche vero che i clienti hanno alcuni obblighi. Secondo la legge e, più precisamente nell’articolo 1898 del codice civile, viene stabilito che: “il contraente ha l’obbligo di fornire all’assicuratore dichiarazioni esatte circa il rischio da assicurare e di comunicare tutte le variazioni che comportano un aggravamento del rischio durante la vita della polizza”. In questi casi si parla di aggravamento del rischio, ovvero di una situazione in cui c’è una maggiore probabilità di accadimento di una determinata azione coperta dalla polizza.
L’aggravamento del rischio è un concetto importante nell’ambito assicurativo che si riferisce a una situazione in cui le circostanze o le condizioni relative a una polizza assicurativa cambiano in modo tale da aumentare il rischio di danni o perdite; questo può influire sulla copertura assicurativa e comportare un aumento delle tariffe o addirittura la sospensione della polizza.
Quando si stipula un contratto assicurativo, sia per assicurare una proprietà, un veicolo o una persona, l’assicurato fornisce una serie di informazioni all’assicuratore che includono dettagli sulla proprietà, sull’utilizzo del veicolo o sulla salute e lo stile di vita della persona. Sulla base di queste informazioni, l’assicuratore valuta il rischio associato alla polizza e stabilisce il premio assicurativo.
Nel corso del tempo però le circostanze possono cambiare. Ad esempio, nel caso di un’assicurazione auto, l’assicurato potrebbe iniziare a guidare più chilometri all’anno o potrebbe iniziare a utilizzare l’auto per scopi commerciali anziché personali. Nel caso di un’assicurazione sulla vita, il cliente potrebbe sviluppare una condizione medica preesistente o iniziare a svolgere attività ad alto rischio. In tutti questi casi, il rischio assunto dall’assicuratore aumenta.
Quando l’assicuratore viene a conoscenza di un aggravamento del rischio, può prendere diverse misure:
Nell’ambito assicurativo, l’analisi del rischio svolge un ruolo fondamentale nel determinare la sostenibilità e l’efficienza delle compagnie assicurative; l’obiettivo principale è valutare e comprendere gli elementi che possono influenzare la probabilità di un evento dannoso e calcolare i costi associati ad esso. Questo processo consente alle compagnie assicurative di adottare strategie appropriate per mitigare i rischi e garantire una gestione finanziaria adeguata.
È fondamentale informare tempestivamente l’assicuratore di qualsiasi cambiamento significativo nelle circostanze per garantire che la polizza sia adeguata e che la copertura rimanga valida; la mancata divulgazione di queste informazioni potrebbe comportare la revoca della copertura o la negazione di un risarcimento in caso di sinistro.
In caso di aggravamento del rischio in corso di contratto, l’utente è obbligato per legge secondo l’articolo 1898 del Codice Civile a dichiarare quanto appreso così che la compagnia assicurativa possa prendere le proprie posizioni.
In caso l’aggravamento fosse considerato eccessivamente elevato, le compagnie assicurative hanno il diritto di recedere il contratto, l’effetto è immediato purchè venga data comunicazione da parte della stessa entro un mese dalla segnalazione. La chiusura del contratto non è l’unica via però, le compagnie assicurative possono anche proporre una rivalutazione del rischio, andando ad aumentare il premio assicurativo.
Qualora ci fossero delle controversie, in caso di aggravamento del rischio, i premi in corso non possono essere rimborsati. Quando l’utente però avvisa per tempo la compagnia assicurativa, questa ha 15 giorni per decidere il da farsi: se aumentare il premio, diminuire il capitale o recedere il contratto. A questo punto anche l’utente ha altri 15 giorni a sua disposizione per decidere come comportarsi, compresa la possibilità di attivare il contratto di RC presso un’altra compagnia assicurativa.
Hai attivato una polizza malattia ma ora hai dei dubbi riguardo alle casistiche legate all’aggravamento di rischio. Chiaramente, prima di attivarla, hai dovuto produrre una serie di documentazioni relative al tuo stato di salute, così che la compagnia avesse a disposizione un quadro completo e potesse stipulare il contratto adeguato. Se hai una diagnosi di una malattia, dovresti informare la compagnia assicurativa che si preoccuperà di capire come agire cercando di tutelarti; non fare però l’errore di tenerli all’oscuro o potresti rischiare di avere una perdita importante come dichiarato dalla legge.
Qualora nel tempo le cose cambiassero andando a diminuire il rischio, allora potrai richiedere una revisione del contratto assicurativo. Da utente dovrai presentare la documentazione opportuna e mostrare il cambiamento della situazione, chiedendo quindi una riduzione del premio al momento della scadenza. Tieni in considerazione però che le compagnie assicurative hanno la facoltà di recedere il contratto qualora i termini cambiassero.
Come stabilito dall’articolo 1896, qualora si verificasse la cessazione del rischio durante l’assicurazione il contratto si può sciogliere dopo il termine dello stesso; l’utente quindi non può svincolarsi anticipatamente e la compagnia assicurativa ha il diritto di richiedere il pagamento dei premi fino alla data stabilita.