CONDOMINO NON PAGA SPESE CONDOMINIALI: COSA FARE?

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La convivenza condominiale può portare a molte preoccupazioni legate alla gestione delle spese, alle dinamiche tra i condomini e alle responsabilità condivise. 

Le faccende finanziarie, i dissidi e le divergenze sulle decisioni possono generare tensioni, rendendo essenziale affrontare tali sfide con comprensione e consapevolezza delle normative in merito.

Per molte questioni l’assicurazione casa può essere una valida protezione, soprattutto in situazioni di convivenza nello stesso edificio, aiutando a venir fuori da alcuni problemi legati alla sicurezza

Ma, in altre occasioni, riuscire a trovare una soluzione può non essere così semplice. Ad esempio, se un condomino non paga le spese condominiali, cosa bisogna aspettarsi? Cosa si può fare?

È da tenere in mente, infatti, che le spese condominiali sono essenziali per il corretto funzionamento di tutti i servizi in comune e non rappresentano una semplice “tassa” sulla convivenza. 

Queste vengono usate per sostenere le spese ordinarie, come il costo dell’elettricità per la luce sulle scale o per l’ascensore, per la pulizia degli spazi comuni o per sostenere il prezzo dei lavori amministrativi. 

Essendo spese essenziali, che tutti sono tenuti a pagare, in che modo è possibile muoversi, quindi, se c’è un condomino che non paga?

Cosa succede nel caso di spese di condominio non pagate?

Se uno dei condomini non paga le spese condominiali a muoversi deve essere l’amministratore, che può avviare una procedura esecutiva atta al recupero del credito. 

L’amministratore di condominio non è tenuto a mandare un avviso di mancato pagamento, per quanto sia apprezzato nel caso si trattasse solo di una banale dimenticanza, ma può procedere direttamente per vie legali

Come prima cosa, viene inviata una comunicazione di messa in mora, all’interno della quale viene specificato quanto tempo ha l’inquilino per pagare le spese condominiali (per legge deve essere almeno entro 40 giorni), oltre che il costo complessivo delle spese da sostenere. 

Se questo ancora non avviene, l’amministratore di condominio può richiedere a questo punto un’ingiunzione di pagamento tramite il Tribunale. Oltre un termine di tempo, il creditore ha tre opzioni: 

  • il pignoramento mobiliare, 
  • il pignoramento presso terzi,
  • il pignoramento immobiliare. 

Nel frattempo, se l’amministratore si trova nell’impossibilità di saldare le fatture per via di questo inconveniente, è tenuto a fornire ai creditori direttamente i dati anagrafici delle persone coinvolte nel mancato pagamento. 

I creditori devono inizialmente agire direttamente contro i condomini morosi, ma chi paga se questi continuano a non saldare il proprio debito? In tali evenienze, purtroppo, i creditori possono rivolgersi agli altri condomini in regola.

Solo dopo i sei mesi di irregolarità, da parte del condomino che non paga, l’amministratore può procedere con la sospensione di alcuni servizi

Tra questi, ad esempio, vi è l’interruzione dell’erogazione di acqua e riscaldamento nell’appartamento del moroso (se questi rientrano tra le spese comuni), il ritiro delle chiavi o il telecomando del cancello elettrico e l’impedimento dell’uso di servizi condominiali suscettibili di godimento separato. 

Quali sono i rischi per gli altri condomini

Vivere in condominio a volte non è semplice, a causa della maggiore attenzione che bisogna dedicare al vicino, abitando nella stessa struttura e avendo a disposizione servizi in comune. 

Per alcune questioni, esiste la possibilità di far uso di un’assicurazione responsabilità civile verso terzi che sia in grado di proteggere da alcune spiacevoli situazioni, così da proteggere meglio gli altri e soprattutto se stessi da spese ingenti improvvise. 

Ma talvolta le cose possono essere più complesse: se l’inquilino non paga le spese condominiali andrà infatti incontro a determinate conseguenze, ma il disagio, in questi casi, potrebbe purtroppo ritorcersi anche sugli altri. 

Nel caso in cui l’ingiunzione di pagamento e il successivo pignoramento dei beni del moroso non sortiscano alcun effetto, infatti, gli altri condomini potrebbero trovarsi nella scomoda posizione di dover compensare la quota derivante dall’inadempienza condominiale

Il creditore che non si vede pagato il servizio ha il diritto di rivalersi nei confronti degli altri proprietari, in proporzione alle loro quote di condominio millesimali, creando una situazione di impegno finanziario per tutti.

Per prevenire tali conseguenze, l’amministratore potrebbe proporre la costituzione di un fondo condominiale, ottenendo il consenso unanime dai condomini. Si tratta di una sorta di ammortizzatore, utile a coprire eventuali mancanze finanziarie causate dalla morosità nelle spese comuni.

In conclusione

Quando ci sono spese di condominio non pagate, ci possono essere ripercussioni gravi sulla convivenza e sulla stabilità finanziaria di tutti gli inquilini. 

L’amministratore di condominio è tenuto a intervenire repentinamente per risolvere il problema, procedendo con azioni legali per i mancati pagamenti, ma in questi casi può essere d’aiuto la prevenzione e la cooperazione. 

Un esempio, è la creazione di un fondo condominiale, utile per gestire in modo equo e sostenibile la responsabilità finanziaria condivisa.